Tour di Bevagna con audioguida

Tour di Bevagna con Audioguida

Tour di Bevagna con audioguida. Interamente cinta dalle sue mura medievali, la città di Bevagna si sviluppa interamente in pianura, fra i comuni di Foligno, Spello, Montefalco, Cannara e Gualdo Cattaneo. Intorno al centro storico vi sono numerosi posteggi, ma vi consigliamo di lasciare la vostra auto nel parcheggio antistante la PORTA CANNARA, detta anche Perugina o di San Giovanni, risalente al XIII secolo. Sovrastata dal suo maestoso torrione, nella parete esterna, la porta mostra visibili feritoie, stemmi ed una nicchia centrale, mentre sul lato interno, fronte piazza, conserva una meridiana dipinta risalente al ‘700.

Oltrepassando la Porta Cannara ci ritroviamo in Piazza Garibaldi. Percorrendo poche decine di metri, sulla sinistra, saliamo la scalinata che ci conduce dinanzi alla CHIESA DI SAN FRANCESCO.  La Chiesa, costruita nel 1275 sul punto più alto della città, si mostra con una facciata a capanna, adorna di un elegante portale polistilo a tutto sesto, con capitelli fogliati in marmo. La Chiesa di San Francesco, presenta un interno ad una sola navata, completamente restaurato nel 1756 e stucchi molto elaborati in chiaro contrasto con l’aspetto esterno. Da vedere la tela con Immacolata, Trinità e Santi del pittore bevanate, Ascensidonio Spacca (1560-1646), la Cappella Ciccoli, con una Pietà sempre dello Spacca, la pietra dove San Francesco avrebbe posato i piedi durante la Predica agli Uccelli, nonché la cappella della Madonna di Loreto, del ‘500.

Una curiosità. Alle pendici dell’altura dove è ora situata la chiesa di San Francesco, sorgeva, in prossimità del Foro, il TEATRO ROMANO. Di esso, sono rimasti alcuni resti di strutture ancora ben visibili ed è interessante notare come quest’ultimi abbiano condizionato lo sviluppo di questa parte della città, dove le strade e le case che vi prospettano, si orientano secondo la pianta dell’edificio romano. Del monumento rimangono imponenti resti di due ambulacri, semicircolari, completi di volta che serviva di sostegno alla cavea, visibili in gran parte nelle cantine di case private. In un tratto dell’ambulacro è stato ricavato l’originale ristorante Redibis. La datazione del Teatro Romano può risalire al II secolo d.C., anche se non è da escludere un precedente impianto riferibile al I secolo d.C.

4  Torniamo in Piazza Garibaldi. Proseguendo in avanti, dopo pochi metri, giriamo a destra prendendo Via delle Terme Romane. Qui, percorsi appena 20 metri, sulla nostra destra, si trova l’ingresso per visitare le TERME PUBBLICHE ROMANE. Le Terme, databili al  II secolo d.C., sono state riscoperte nel 1891 e ad oggi, sono visitabili parti di due ambienti riscaldati ad hypocaustum, il tepidarium ed il calidarium, ed il bellissimo pavimento a mosaico della sala del frigidarium, conservato per una superficie di mq 81, in cui sono rappresentati  animali reali, come polipi, aragoste e delfini ed animali fantastici come tritoni, cavalli e tori marini. 

Tornando indietro, all’angolo tra Piazza Garibaldi e Via Crescimbeni, scopriamo il TEMPIO ROMANO,  risalente al II secolo  a.C., poi trasformato nella ex chiesa della Madonna della Neve. Attualmente il tempio misura 12,25 metri di lunghezza e 10,77 metri di larghezza. Il muro della cella è costruito in opus mixtum con paramento a filari di blocchetti di arenaria, alternati a fasce di laterizio. Esternamente la cella è decorata da quattro lesene nella parte posteriore e da sei semicolonne sui lati, a simulare una struttura completamente circondata da colonne marmoree.

6  Proseguiamo lungo Via Crescimbeni per trovarci, dopo poche decine di metri, lungo la via principale della città, Corso Giacomo Matteotti. Giriamo a destra e percorsi appena 50 metri, sulla sinistra, proprio di fronte al Palazzo Comunale, si trova una piazzetta dove affaccia la EX CHIESA DI SANTA MARIA IN LAURENTIA, attualmente adibita a sala per mostre e conferenze. La chiesa presenta una facciata ornata da un portale romanico con altorilievo del ‘200, raffigurante una Madonna con Bambino.

7  Proseguiamo ancora per poche decine di metri, sino a giungere all’altezza del civico 72 dove si trova PALAZZO LEPRI, palazzo settecentesco, ex sede comunale che oggi ospita il MUSEO CIVICO con opere d’arte provenienti da chiese della città e del territorio circostante. Di particolare pregio sono l’Adorazione dei Magi di Corrado Giaquinto e la Madonna col Bambino di Dono Doni.

8  Continuiamo la nostra passeggiata per circa 50 metri sino ad arrivare nei pressi della bellissima PIAZZA FILIPPO SILVESTRI con la sua Fontana Monumentale. Sulla piazza si affacciano il Teatro Francesco Torti e tre interessanti chiese: la Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo, la Chiesa di San Michele Arcangelo e la Chiesa di San Silvestro.

Da Corso Matteotti, alla nostra sinistra troviamo la CHIESA DEI SANTI DOMENICO E GIACOMO, risalente al 1291 ed edificata sul precedente oratorio di S. Giorgio. La facciata in travertino presenta un portale trecentesco in pietra rosa del Subasio, con una lunetta decorata con affresco di scuola fabrianese, ritraente una Madonna con Bambino. L’interno ad un’unica navata, venne completamente rinnovato nel 1736. Qui, oltre al sarcofago romano rilavorato che ha accolto il corpo del Beato Giacomo Bianconi (1220-1301) al quale è intitolata la Chiesa, possiamo vedere, dietro l’altare seicentesco, l’Annunciazione ed episodi della vita di San Domenico, affreschi del ‘300 di scuola giottesca; una Madonna con Bambino, statua lignea di inizio ‘300 ed un Crocifisso ligneo della fine del ‘200; tele di Ascensidonio Spacca e di Andrea Camassei.

10  Usciti dalla chiesa, alla nostra sinistra incontriamo un’ampia scalinata che conduce all’ingresso del TEATRO FRANCESCO TORTI. Il Teatro, realizzato nel 1886 su progetto dell’architetto Antonio Martini, all’interno dell’antico Palazzo dei Consoli, ex sede comunale, è intitolato al letterato Francesco Torti. A piano terra dell’antico palazzo, rimane ancora la loggia coperta con tre grandi archi gotici ed un quarto arco più piccolo, probabilmente utilizzata come spazio commerciale. Con i suoi 251 posti a sedere è uno dei teatri più piccoli dell’Umbria. Il teatro presenta una pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi ed una loggia. Finemente decorato, contiene interessanti pitture ottocentesche. Il teatro Torti fa parte, insieme al Museo civico e al Mosaico delle Terme romane, del Circuito Museale cittadino.

11  Volgendo lo sguardo alla nostra destra notiamo la CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO. Costruita nel 1070, la chiesa presenta una facciata risalente all’inizio del XIII secolo, con un portale il cui arco mostra una decorazione a mosaici cosmateschi. Risalente al periodo gotico è il campanile cuspidato. All’interno, la Chiesa è suddivisa in tre navate e presenta il coro absidato sopraelevato sulla cripta.

12  Dall’altra parte della Piazza, proprio di fronte alla Fontana Monumentale, abbiamo la CHIESA DI SAN SILVESTRO. Fondata nel 1195, come recita l’iscrizione posta a lato del portale d’ingresso, la chiesa mostra una facciata incompleta. All’interno ha una pianta divisa in tre navate da semplici colonne cilindriche con capitelli a fogliami. Il presbiterio, absidato, è notevolmente rialzato rispetto alla cripta sottostante. Una particolarità è rappresentata dalle coperture con volte a semibotte delle navate laterali.

13 Dalla Piazza prendiamo Corso Amendola e dopo circa 200 metri, sulla nostra destra incontriamo la CHIESA DI SANT’AGOSTINO. La facciata, molto semplice, presenta un affresco raffigurante una Madonna con Bambino e angeli del ‘400. Della fondazione trecentesca resta solo l’abside. L’interno, ad un’unica navata, presenta un interessante ciclo di affreschi. In particolare sulla parete di destra è presente una Madonna con Bambino e Santi di scuola peruginesca ed una Madonna della Rondinella del ‘500, mentre, su quella di sinistra si trova un’Annunciazione di scuola giottesca con San Cristoforo.

14  Tornando indietro, giunti nuovamente a Piazza Silvestri, giriamo a destra per trovarci, dopo poche decine di metri, presso Largo Antonio Gramsci dove possiamo ammirare, alla nostra sinistra, il retro della Chiesa di San Silvestro. Proseguendo la nostra camminata in breve arriviamo davanti a PORTA TODI, posta subito prima del ponte sul Clitunno e della quale restano le due ottocentesche casette del Dazio.

15 Per chi fosse interessato, inoltre, è possibile effettuare una bellissima passeggiata lungo le mura medievali che si sovrappongono in gran parte a quelle romane per un tracciato di circa 1.700 m. Lungo la passeggiata si potranno ammirare le torri e le ANTICHE PORTE di accesso alla città: Porta Cannara, già citata all’inizio; Porta Foligno, da cui esce la via Flaminia,  restaurata nel 1797 ed allargata negli anni ’60 del secolo scorso. La porta è ancora medioevale nelle strutture sopra l’arco, mentre è settecentesca nel coronamento con cartella; Porta Todi, appena sopra menzionata; Porta Molini, di epoca medioevale, con il massiccio cassero fatto realizzare nel 1484 da Papa Innocenzo VIII; Porta Sant’ Agostino ad unico fornice, anch’essa di epoca medioevale.

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